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BAIL IN - Le nuove regole Europee sulla gestione delle crisi bancarie



Bail in significa “salvataggio interno” e serve ad evitare che gli effetti del dissesto di alcune banche si propaghino sui bilanci degli Stati Europei.

E’ entrato in vigore in tutta Europa il 1 gennaio di quest’anno e da quel giorno in caso di crisi bancaria le perdite non saranno più assorbite dallo Stato e dai suoi contribuenti ma dagli investitori privati secondo il principio per cui chi ha scelto forme di investimento più rischiose sostiene le perdite prima degli altri.

La logica di gerarchia di azione del bail è la seguente:

1) AZIONISTI

2) DETENTORI OBBLIGAZIONI SUBORDINATE

3) DETENTORI OBBLIGAZIONI SENIOR

4) CORRENTISTI CON DEPOSITI SUPERIORI A 100 MILA EURO (PER L’IMPORTO ECCEDENTE I 100 MILA EURO)

Cosa invece è protetto:

1) DEPOSITI SOTTO I 100 MILA EURO

2) OBBLIGAZIONI GARANTITE O COVER BOND

3) FONDI DI INVESTIMENTO

4) TITOLI DI STATO

5) ALTRI TITOLI IN DEPOSITO PRESSO LA BANCA

6) CONTENUTO CASSETTE DI SICUREZZA

Come proteggersi:

1) Diversificare gli investimenti

2) Scegliere con maggiore attenzione

3) Informarsi sullo stato di salute delle banche

4) Verificare la solidità della banca attraverso l’indice CET1 (rapporto tra capitale delle banche ed i loro investimenti ponderati per il rischio) per cui il minimo deve essere l’8% ( più alto è il CET1 più sicura è la banca).

5) Verificare l’indice ROE della banca (è un indicatore di redditivà) perché una banca sana è una banca che fa utili.

6) E’ interessante inoltre verificare anche l’andamento del titolo nel medio e lungo termine per verificare cosa pensa il mercato della banca.

IL CAMBIO DI PARADIGMA E’ EVIDENTE:

NON E’ PIU’ LA BANCA CHE PUO’ DARE FIDUCIA AL CLIENTE MA IL CLIENTE CHE DEVE SCEGLIERE DI DARE FIDUCIA ALLA BANCA.

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